Feb 03 2022

Comitato Croce Rossa di Ronciglione-Sutri: al via il progetto Officine della Salute

Dalle visite specialistiche alla farmacia solidale fino al sostegno alimentare e al supporto psicologico, prende il via anche al comitato Croce rossa di Ronciglione-Sutri il progetto Officine della salute che mira a rispondere al crescente bisogno di sostegno socio-sanitario delle fasce più fragili della popolazione.

Presenti in 15 città italiane distribuite in 10 regioni (Veneto, Liguria, Toscana, Abruzzo, Molise, Lazio, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia), le Officine della salute propongono, attraverso una rosa di servizi completamente gratuiti, una visione nuova dell’aiuto alle persone più vulnerabili con un approccio integrato che tenga in considerazione la persona a 360 gradi, accompagnandola in un percorso di superamento dello stato di fragilità sia da un punto di vista sanitario che sociale.

La pandemia di Covid-19 ha infatti portato con sé una seconda pandemia, quella socio-sanitaria, aumentando le disuguaglianze sociali e sanitarie e sviluppando nuove fragilità tra differenti fasce della popolazione. Da qui la necessità di rafforzare e rimodulare i servizi sul territorio, integrando le attività degli sportelli sociali dei comitati Cri realizzando punti di accesso attraverso cui prendere in carico le persone con maggiori vulnerabilità e fornire una risposta complessiva ai loro bisogni. Nelle Officine della salute sarà infatti possibile avere accesso gratuito a cure di medicina primaria e specialistica (dalle cure odontoiatriche a quelle cardiologiche fino a quelle dermatologiche e geriatriche), orientamento ai servizi del territorio, supporto psicosociale e corretta informazione sulla salute.

Realizzati all’interno delle sedi dei comitati Cri coinvolti, in questi presidi socio-sanitari saranno inoltre presenti delle farmacie solidali, realizzate grazie alla collaborazione con Lloyds farmacia, che ha lanciato negli scorsi mesi una raccolta ad hoc raccogliendo con l’importante contributo dei cittadini, 35mila farmaci da banco e parafarmaci che saranno a disposizione di chi sta attraversando un momento di difficoltà e non può permettersi di acquistarli.

“La salute e il benessere della persona sono beni inalienabili e tutti ne hanno diritto. Questo assunto – sottolinea Francesco Rocca, presidente della Croce rossa italiana – è alla base dei nostri principi fondanti. Sono orgoglioso dell’avvio del progetto Officine della salute, che incarna appieno i nostri valori e grazie al quale potremo dare una risposta davvero completa a una gamma di fragilità socio-economiche esacerbate dalla pandemia. Perché questo difficile periodo ci ha insegnato che ‘nessuno si salva da solo’ e che la solidarietà e l’umanità, sempre e comunque, devono essere valori primari della nostra società”.

“L’idea delle Officine della salute è quella di una presa in carico complessiva delle necessità delle persone più vulnerabili – aggiunge Pasquale Morano, vice segretario generale della Croce rossa italiana. Grazie a questo progetto potremo rispondere non a questo o quel bisogno specifico ma offrire la possibilità di incamminarsi, insieme ai nostri volontari, in un percorso verso la consapevolezza e il superamento delle difficoltà”.

Le Officine della salute sono già attive nei comitati territoriali della Croce rossa di Firenze, Santa Severa, Genova e verranno aperti in altre 12 città. Quella di Ronciglione è la seconda Officina della salute del Lazio, insieme a quella attivata dal comitato Croce rossa di Santa Severa-Santa Marinella.

La segreteria sarà attiva da mercoledì 2 febbraio con i seguenti orari di apertura al pubblico: mercoledì 11.00-13.00 e 15.00-17.00 e venerdì 9.00-11.00.

Dal 9 febbraio al via le visite specialistiche gratuite di geriatria, pneumologia, cardiologia, otorinolaringoiatria, psicologia, consulenza nutrizionistica.

Per accedere ai servizi, oltre a recarsi in comitato negli orari indicati, si può chiamare numero verde gratuito 800 065510 che indirizzerà gli utenti all’officina della salute più vicina in cui verrà poi valutato il singolo caso e la possibilità di prendere parte al progetto.

 

Croce rossa italiana – Comitato di Ronciglione-Sutri

Feb 03 2022

Biennale della ceramica a Sutri, Sgarbi inaugura la mostra “Éthos Keramikos”

Il museo di Palazzo Doebbing torna protagonista dell’arte internazionale.

Dopo le quattro esposizioni che hanno portato a Sutri opere di maestri come Tiziano, Giotto, Guttuso, Ligabue, Von Gloeden, Rousseau, Rosai e molti altri, si apre la nuova mostra, che si terrà dal 6 febbraio al 18 aprile: “Èthos: Keramikos 2022”.

Sutri diventa la sede della Biennale della Ceramica, in concorrenza con Faenza e Caltagirone, nella prima occasione per il rilancio del genere, di grande tradizione, dopo il Covid. Nata nel 2007 con l’intento di valorizzare la ceramica quale medium espressivo, “Keramikos” testimonia la vitalità di una tradizione scultorea antichissima e la sua sempre più assidua e significativa presenza sulla scena artistica.

La mostra, a cura di Vittorio Sgarbi, con la collaborazione di Francesca Pirozzi, è organizzata dall’Associazione Culturale Magazzini della Lupa, presieduta da Mirna Manni, che negli anni ha contribuito a diffondere attraverso mostre e pubblicazioni la cultura ceramica, e dal Comune di Sutri, con il patrocinio della Regione Lazio, della Provincia di Viterbo, del Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza, dell’Associazione italiana Città della Ceramica e della cooperativa Archeoares.

L’inaugurazione è prevista per sabato 5 febbraio alle 16, presso il Museo di Palazzo Doebbing di Sutri. Giorni e orari: dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 17.00

Gen 31 2022

Outlet Motorstore: e’ tempo di grandi occasioni

Da Outlet Motorstore dal 28 Gennaio fino al 28 Febbraio troverai degli imperdibili sconti. Outlet Motorstore , vero punto di riferimento per gli amanti delle due a Viterbo dove potrai  trovare tutto per Urban,  Touring, Racing, Custom, Off Road, per rinnovo esposizione propone sconti da non perdere e… da non credere ! Ti ricordiamo che nello store si trova in Via Polidori, cosa aspetti ! ti aspettiamo in sede, è’ tempo di grandi occasioni !

 

 

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Gen 28 2022

Concorso “Fotografiamo la Nostra Città”, aperte le iscrizioni

Con il patrocinio della regione Lazio Il Sistema Bibliotecario di Bolsena promuove  il  5° Concorso “Fotografiamo la Nostra Città
Il concorso prevede la realizzazione di foto relative agli scorci urbani rappresentativi dei comuni di Acquapendente, Bolsena, Capodimonte, Gradoli, Grotte di Castro, Ischia di Castro, Marta, Montefiascone, San Lorenzo Nuovo, Valentano per rappresentare le peculiarità del territorio del Sistema Bibliotecario “Lago di Bolsena”.

Il concorso consiste nella realizzazione di foto relative agli scorci urbani rappresentativi dei comuni di AcquapendenteBolsenaCapodimonteGradoliGrotte di CastroIschia di CastroMartaMontefiasconeSan Lorenzo NuovoValentano per rappresentare le peculiarità del territorio del Sistema Bibliotecario “Lago di Bolsena”.

Le foto saranno valutate da una commissione di esperti che, a proprio insindacabile giudizio, attribuirà tre premi in denaro alle foto giudicate migliori per contenuto, cioè aderenza al tema richiesto e qualità fotografica.

 

Le foto, dopo lo svolgimento del concorso, saranno esposte in una mostra itinerante presso i Comuni del Sistema Bibliotecario Lago di Bolsena e verrà effettuato, con una parte di esse, un volume/catalogo giunto alla terza edizione.

per info e modalità di iscrizione

https://fotografiamolanostracitta.studiologico.net/

Gen 15 2022

Lucio Laureti, premiato al Verona Expo Motor Bike per il campionato Italiano velocità in salita FMI

Ottimo risultato per il Viterbese Lucio Laureti che sale sul podio al Verona Expo Motor Bike 2022 durante le premiazioni del Campionato Italiano velocità in salita FMI.
Un vero motivo di orgoglio per la Tuscia che grazie al pilota Viterbese del Moto Club Segni sale sul podio con tre piazzamenti nella categoria TT2T:
Primo posto al regionale, secondo al campionato Italiano e terzo al campionato Europeo.
Podio per il Pilota Viterbese Lucio laureti
Gen 14 2022

Straordinarie scoperte a Tarquinia: la Tomba Gemina e il suo corredo

Tarquinia – Nello scorso autunno, una campagna di scavi di emergenza condotta dalla Soprintendenza ha portato alla luce un nucleo di dieci sepolture etrusche, databili tra l’epoca Villanoviana e quella arcaica (VIII-V secolo a.C.), nel cuore della necropoli dei Monterozzi, a poche decine di metri dalla Tomba dei Tori e da quella degli Auguri. Oggi, dopo i primi interventi di restauro, vengono finalmente svelate alcune delle sorprendenti scoperte avvenute in uno dei contesti tombali.

I lavori si erano resi necessari per mettere in sicurezza una serie di cavità che si erano aperte per un intervento di aratura troppo approfondito in un terreno privato, il cui interesse archeologico era ben noto. Purtroppo, come è spesso inevitabile, nel caso di sepolture così vicine alla superficie e accessibili dalla strada, tutti i contesti erano stati già violati in passato, per portare via i corredi funerari, in qualche caso con effetti devastanti dovuti al crollo delle volte e delle pareti.

Ciò nonostante, gli archeologi della società Eos Arc, incaricati dei lavori, sono stati fortunati: uno dei complessi sepolcrali, infatti (proprio quello più vicino alla strada, da cui erano iniziate le indagini), era stato sì ‘visitato’, ma in epoca antica, da profanatori interessati a saccheggiare i metalli pregiati più che le ceramiche e gli altri oggetti di corredo. Questa circostanza ha fatto sì che sia stato possibile recuperare decine di vasi e altri oggetti e raccogliere informazioni sul contesto originale.

La tomba risale alla prima metà del VII secolo a.C. – spiega Daniele Federico Maras, funzionario della Soprintendenza per il territorio di Tarquinia –. E’ del tipo ‘gemino’, cioè costituita da due camere indipendenti affiancate, quasi identiche tra loro e aperte a sud-ovest su altrettanti vestiboli a cielo aperto, cui si accede tramite una ripida scaletta. La copertura di entrambe le camere è del tipo a fenditura, con una volta a ogiva scavata nella roccia, chiusa in alto da una serie di lastre di nenfro, mentre lungo la parete sinistra si trova un letto, scolpito nel macco che, nel caso della camera più a nord, è decorato da zampe a rilievo“.

Le porte erano sigillate da lastroni di nenfro, che sono stati perforati dai clandestini del passato per accedere alle tombe, per poi richiuderli accuratamente dopo il saccheggio, con un’insolita dimostrazione di rispetto per i defunti. Purtroppo, però, nel caso della camera nord, la resistenza opposta dal lastrone ha spinto i profanatori a scalzare anche due blocchi della copertura, causandone così il crollo col passare del tempo.

Sotto le macerie della Tomba Gemina e setacciando la terra smossa gli archeologi hanno raccolto i frammenti di vasi di impasto lucidato a stecca, a volte con decorazioni incise o con forme configurate; una statuetta fittile raffigurante una donna piangente; diversi vasi di bucchero inciso e dipinti di stile etrusco-geometrico, tra cui alcune brocche del Pittore delle Palme; antiche coppe euboiche del tipo ‘a chevrons’; vari elementi di legno e ferro; i lacerti di una sottile lamina d’oro, evidentemente il residuo di un rivestimento prezioso, che gli antichi profanatori avevano rubato.

Tutto il materiale è stato ritrovato in frantumi – commenta ancora Maras –, probabilmente rotto intenzionalmente dagli scavatori clandestini per cercare immaginari tesori nascosti nei vasi. Per fortuna, però, i frammenti sono stati lasciati in terra e ora sono finalmente al restauro, per essere restituiti alla pubblica fruizione“.

La Soprintendenza, infatti, ha disposto di lasciare in vista la Tomba Gemina a conclusione dello scavo e ha in programma di metterla in sicurezza con un’adeguata copertura, per poterne consentire l’apertura ai visitatori. Nel frattempo, prosegue il lungo intervento di conservazione sui reperti, al termine del quale sarà possibile restituirli finalmente ai tarquiniesi e al pubblico, con l’esposizione dell’intero contesto funerario.

“In questo modo – conclude con soddisfazione il Soprintendente Margherita Eichberg – si porta a compimento la vocazione del Ministero della Cultura, attraverso una filiera unitaria che porta dalla tutela alla valorizzazione senza soluzione di continuità. L’intervento in somma urgenza si è reso necessario per porre rimedio a un danno; ma ora, grazie all’impegno degli archeologi della Soprintendenza, l’emergenza è stata trasformata in un’opportunità di conoscenza e promozione culturale”.

Gen 13 2022

Acquapendente, Teatro Boni: LA BELLE DAME SANS MERCI

Domenica 16 gennaio – ore 17.30
con Serena Sansoni e Dario Guidi
Morgana. La famosa fata protagonista del ciclo arturiano. Donna che nasce come fata e che nel corso degli anni la società demonizzerà in strega, ispirata dalla lussuria e figlia del demonio.
“Morgana, Dea dell’Ombra, figura mitica fraintesa, mistificata, idealizzata che in punta di piedi ha attraversato i secoli, silenziosa come il soffio del vento che muove le foglie. Impossibile descrivere in modo univoco la sua imperscrutabile poliedricità, il suo prezioso simbolismo ancora oggi profondamente misconosciuto. – La Belle Dame Sans Merci- è un’impressione musicale che offre allo spettatore un viaggio nel tempo, un canto nella penombra che cerca di disegnare i contorni indefiniti di una delle figure più affascinanti del ciclo arturiano.” Un’arpa celtica, un flauto traverso, due voci e una figura. Questi gli elementi che raccontano la storia di una donna, di un potere, di Camelot. Il desiderio è quello di condurre lo spettatore attraverso un mondo magico, elevare la mente in un’altra dimensione, distaccarsi dal mondo reale. Le musiche, alcune scritte e composte da Dario Guidi e altri tradizionali dell’universo celtico, si alternano a momenti di poesia nella quale personaggi come Merlino, Artù, Lancillotto e la stessa Morgana prendono vita.
PRENOTA E SCEGLI IL TUO POSTO al 334 1615504
Gen 13 2022

𝗧𝗲𝗮𝘁𝗿𝗼 𝗨𝗻𝗶𝗼𝗻𝗲: Va in scena Giusto la fine del mondo. Domenica 16 Gennaio

Il capolavoro di Jean-Luc Lagarce, Giusto la fine del mondo, con una straordinaria Anna Bonaiuto, arriva al Teatro dell’Unione domenica 16 gennaio ore 18,nell’ambito della stagione nata dalla collaborazione tra il Comune di Viterbo e ATCL Circuito multidisciplinare del Lazio, sostenuto da MIC – Ministero della Cultura e Regione Lazio.

Lo spettacolo, regia di Francesco Frangipane, con in scena anche Alessandro Tedeschi, Barbara Ronchi, Vincenzo De Michele, Angela Curri narra la storia, quella di Louis, che si è drammaticamente intrecciata con la vicenda personale dell’autore, morto di AIDS a 38 anni. Una storia dell’incomunicabilità nella quale né Louis né i suoi familiari riescono ad esprimere i propri sentimenti. Ogni dialogo si riduce a inutili tentativi di riempire il vuoto con le parole, senza che queste abbiano un senso. Un testo dalla poetica dirompente costruito su lunghi flussi emotivi in cui ogni personaggio grida la propria insoddisfazione e frustrazione. Una bulimia di parole che ogni familiare vomita addosso al povero Louis impedendogli, forse inconsciamente o forse no, di dire quello per cui è venuto. Un Louis tramortito e confuso, avvolto in quella ‘bolla’ che lo continua a tenere distante ma che in qualche modo lo protegge. Ma anche un Louis, che uscendo da quella bolla, con estrema lucidità e razionalità si apre sinceramente e autenticamente al mondo. Il tutto in una domenica come tante.

Louis – uno scrittore malato di Aids e prossimo alla morte – dopo essere stato lontano da casa per dodici lunghi anni, torna nel suo paese natale per rivedere i suoi familiari e comunicare loro la notizia della sua malattia e della sua imminente morte. Ad aspettarlo trova la madre vedova, i due fratelli Antoine e Suzanne, e la cognata Catherine. I membri della famiglia reagiscono tutti in maniera diversa all’incontro: la sorella minore Suzanne è sinceramente felice di poter riabbracciare il fratello e, anche se quasi non lo conosce, prova un forte senso di abbandono; nel fratello Antoine si riaccende la gelosia verso di lui, che era sempre al centro dell’attenzione; la cognata Catherine, una donna gentile e insicura, cerca di metterlo a suo agio, stemperando gli eccessi del marito Antoine; la madre Martine, benché impreparata al ritorno del figlio, è raggiante e fiduciosa che in famiglia possa tornare il dialogo, interrotto anni prima o forse mai veramente iniziato. Louis andrà via la sera stessa, senza aver comunicato ai suoi il vero motivo della sua ‘visita’.

Gen 12 2022

Passione, l’olio di Villa Ione riceve il diploma al concorso Lodo 2022

La Guida internazionale Lodo dei migliori oli extravergini del mondo, la più selettiva e esclusiva competizione internazionale conferisce all’Azienda agricola Villa Ione il diploma “Passione” per aver partecipato al concorso Lodo, con un olio di altissima qualità. Un progetto innovativo, palcoscenico dell’eccellenza olivicola mondiale, un altro riconoscimento per un eccellenza del territorio che costituisce motivo di orgolglio per tutta la Tuscia.

 

Comunicare la qualità , il progetto LODO nasce dall’esigenza di voler proporre qualcosa di nuovo ed originale, che renda esclusivo ed emozionante il viaggio nel mondo dell’eccellenza olivicola internazionale, un percorso d’espressione tecnica e professionale ed un racconto d’immagini e sentimenti. Una proposta concreta che possa essere innanzitutto una curata, moderna ed esclusiva vetrina per le aziende che, oltre a produrre qualità vogliano far parte di un contesto unico, dove l’immagine ed il prodotto veicolino la sostanza di ogni realtà aziendale, non solo alle platee specifiche ed ai professionisti di settore,  ma rivolgendosi anche al grande mondo del consumo gourmet privato .

 

Per maggiori info e per acquistare l’olio Extravergine di Oliva di Villa Ione

  • 0761478489

 

Gen 11 2022

Dal borgo alla necropoli per le vie cave del Parco Marturanum

Assaporiamo le bellezze archeologiche e naturalistiche del Parco Regionale Marturanum, (Barbarano Romano VT) con il suo centro storico sospeso sulle profonde gole dei fiumi, dalle incredibili presenze di suggestive tombe etrusche alla generosa natura tipica del territorio. Si tratta di uno dei parchi più ricchi del Lazio, dove in poco più di mille ettari, si racchiudono diversi quanto incredibili ambienti. Il territorio di Barbarano Romano  può essere considerato, per chi viene da Roma, una porta per l’Etruria, con un alta concentrazione di resti etruschi, molti dei quali monumentali che si mimetizzano nella rigogliosa vegetazione e sembrano accoglierci per raccontarci la vita e i riti di quasi 3000 anni fa.

Partiremo dal caratteristico borgo di Barbarano Romano, nato dopo la caduta dell’impero romano quando si ritenne opportuno e strategico spostare l’abitato su di un pianoro tufaceo più alto in modo da essere più difendibile. Attualmente, è uno splendido esempio di borgo medievale a spina di pesce, con una strada principale centrale fiancheggiata da due parallele secondarie, allungato sul cuneo fra due gole e chiuso, nell’unico tratto non difeso naturalmente, da mura e da torri.

Ancora oggi passeggiando per le sue strette viuzze si respira il sapore dei tempi andati.

Un borgo quasi sospeso che custodisce incredibili scenari, dove uomo e natura hanno trovato ogni giorno la loro mutevole armonia, attraverso una simbiosi che va avanti da secoli. Un susseguirsi di storie, leggende, antichi rituali e tradizioni si uniscono nei sentieri del parco e nelle vie e monumenti del borgo, dove, il sacro aleggia ed il profano si illumina.

Scenderemo nella forra e, tra fontanili e vie cave raggiungeremo il cuore del Parco Marturanum: la  necropoli rupestre con oltre 2000 tombe immerse nella natura lussureggiante fanno capolino dalle rupi. Camminando nella forra scopriremo il mondo degli Etruschi attraverso le loro case funebri di tutte le fogge e periodi. Chiamarle tombe è veramente riduttivo in quanto non si tratta solo di luoghi di sepoltura, ma di veri libri scolpiti nella roccia, che parlano di urbanistica, architettura, opere idrauliche, arredamento, gusto estetico, decorazioni, simboli, riti.

Nel ritornare a Barbarano romano percorreremo antiche vie di comunicazione scavate nella roccia, le famose “tagliate etrusche” e, nel fondo della valle, scopriremo antichi mulini abbandonati.

A cura di Antico Presente

Guide
Sabrina Moscatelli, Guida Turistica Abilitata e Guida Ambientale Escursionistica A.I.G.A.E e Maria Giulia Catemario Guida Ambientale Escursionistica A.I.G.A.E

Dati tecnici
Il percorso, di media difficoltà,  è lungo 8  km con un  dislivello di  220 mt. Durata 5 ore compresa la pausa pranzo ore

Appuntamento
Domenica 16 gennaio 2022 alle ore 10.00 di fronte alla Porta Romana all’entrata del paese di Barbarano Romano   Per il luogo preciso CLICCA QUI.

Equipaggiamento
Abbigliamento sportivo, giacca a vento, scarponcini da trekking, acqua e pranzo al sacco. Utili i bastoncini. Green Pass

Condizioni
Prenotazione obbligatoria alla quale si riceverà conferma sulla disponibilità.
La guida si riserva il diritto di annullare o modificare l’itinerario proposto a sua discrezione, per garantire la sicurezza in base alle condizioni del meteo, del sentiero e dei partecipanti.
Con la prenotazione i partecipanti dichiarano di avere la giusta preparazione per l’escursione. La guida si riserva il diritto di non far partecipare le persone che non hanno l’equipaggiamento obbligatorio. E’ discrezione della guida chiedere il pagamento anticipato della quota a chi si prenota dopo aver fatto un numero significativo di rinunce.

Quota individuale
€ 15,00 comprensiva di polizza professionale

Informazioni e prenotazione
Sabrina 339 5718135, info@anticopresente.it, www.anticopresente.it