Marta – Venerdì 1º Luglio #sempreinbolla Apericena in Terrazza del Pirata
Bolsena è la volta della BeerRock, la festa delle birre artigianali
Segreti e simboli del Sacro Bosco di Bomarzo – Domenica 3 Luglio
Celato all’interno dell’attuale Parco dei Mostri c’è ancora il Sacro Bosco, giardino ermetico voluto da Vicino Orsini. Chiave del parco segreto è il teatro, manufatto che è la traduzione in pietra di un libro esoterico (si dice fosse un esemplare preziosissimo illustrato da Tiziano e andato perduto in un famoso incendio) in cui era rivelato il mistero del mondo e del cosmo, per dare vita a un percorso di conoscenza e salvezza.
Il teatro bomarzese, con la sua scena in pendenza, non è quindi frutto di un errore grossolano, ma è la chiave del progetto dell’Orsini. Dopo aver avuto visione del nudo schema del creato, l’ospite di Vicino poteva avviare il suo tragitto di elevazione, aggirandosi tra le immagini di memoria, divenute pietre, sino a raggiungere la purificazione, dopo essersi lasciato alle spalle i mali del mondo e gli inganni dei sensi, tra falsi monumenti etruschi ed egizi, la casa pendente , e il tempio, omaggio alla memoria della moglie scomparsa prematuramente.
Per comprendere tutto, occorre quindi riattribuire alle creature del boschetto il loro significato originario. Scopriremo così che i cosiddetti “Mostri” sono simboli per tutelare verità ermetiche e per facilitarne la memorizzazione. Scopriremo, inoltre, che il Sacro Bosco quale percorso salvifico e di conoscenza, è destinato a concludersi nel punto in cui l’uomo ritrova la sua essenza divina e può godere del mondo in uno stato di pura contemplazione.
Guida
Sabrina Moscatelli, guida turistica abilitata e guida ambientale escursionistica associata AIGAE
Dati tecnici
Durata 2 ore circa.
Appuntamento
Domenica 3 luglio 2022 ore 10.00 a Bomarzo al parcheggio del Parco in Località Giardino. Per il luogo preciso CLICCA QUI
Condizioni
Prenotazione obbligatoria alla quale si riceverà conferma sulla disponibilità.
Equipaggiamento
Abbigliamento comodo, cappello, repellente per insetti, gel, mascherina, acqua.
Quota individuale
€10,00 che include la visita guidata e la polizza professionale RC alla quale aggiungere l’ingresso al parco €11,00. Bambini dai 4 ai 13 anni €8,00.
Informazioni e prenotazioni
Sabrina 339 5718135 info@anticopresente.it www.anticopresente.it
Bassano Romano: Mercatini del 600 , Rievocazione Storica – dal 1 al 3 Luglio
Rievocazione storica dedicata alla famiglia Giustiniani che, grazie al loro operato in campo economico, sociale e soprattutto artistico, rese il XVII secolo, epoca d’oro per il Feudo di Bassano
Scopri il programma
Sutri:al via alla ventesima edizione dei teatri di Pietra
E’ ripartito il tour dei Teatri di Pietra 2022, la rassegna che unisce teatro, musica e danza portando, tra giugno e settembre, lo spettacolo dal vivo in siti archeologici e monumentali di sei regioni italiane (Lazio, Toscana, Basilicata, Campania, Sicilia, Liguria).
A Sutri, l’edizione numero XX partirà l’8 luglio e proseguirà, tra anteprime nazionali e spettacoli inediti, fino al 5 agosto.
Quasi un mese all’insegna della cultura in un cartellone in cui, come spiega il Maestro Aurelio Gatti, coordinatore delle Rete – “trovano spazio le opere di Aristofane, Euripide, Plauto, Virgilio, ma anche di Giordano Bruno, Shakespeare, Verga, Pasolini e Gesualdo Bufalino; ciascuno contribuisce alla costruzione di un unico racconto che, attraverso le vicende di Enea, Didone, Medea o Persefone esplora, con i linguaggi della danza, del teatro e della musica il nostro presente e racconta con lucidità l’uomo contemporaneo. Il nostro teatro nasce in primo luogo per offrire un’occasione in più di vivere il paesaggio e la storia attraverso i siti monumentali, ma soprattutto per fare del teatro antico (o dei luoghi dove si fa il teatro) lo spazio dell’incontro tra artisti e spettatori e della comunità che, nell’esperienza dello spettacolo dal vivo, si rinnova ogni volta.”
La manifestazione, con la direzione artistica del Maestro Aurelio Gatti, è a cura di Pentagono Produzioni, in collaborazione con il Comune di Sutri, il patrocinio del Ministero della Cultura Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Viterbo e per l’Etruria meridionale, la Regione Lazio, la Rete nazionale dei Teatri di Pietra e la Fondazione Carivit.
La prestigiosa iniziativa, come sempre, sarà ospitata nello straordinario anfiteatro romano di Sutri, con l’obiettivo di valorizzare i teatri antichi ed i siti monumentali attraverso lo spettacolo dal vivo, in un progetto sinergico tra più soggetti che danno vita a performance di elevato spessore tra danza, musica e teatro che si fondono con l’archeologia ed il paesaggio.
Ad aprire la rassegna sarà, l’8 luglio alle 21, “PPP Presente Passato Pasolini”, di Mda – Mimo Danza Alternativa, dal Carteggio e Pilade di P.P.Pasolini. Regia e coreografia Aurelio Gatti
“Pasolini, in un tempo molto diverso ma molto preparatorio del nostro, ha sfidato il nulla, ha colto quella riduzione dell’io a soggetto funzionale alla produzione e al consumo, ha espresso la solitudine dell’uomo lasciato solo di fronte a un potere che non sa che farsene del volto umano per la sua programmazione del mondo. È sorprendente scoprire la consistenza e attualità di Pasolini, scoprire quella sua profezia sulla società moderna e contemporanea, le cui conseguenze oggi stiamo vivendo…”
Il giorno seguente, sabato 9 luglio, sarà la volta di “Versus Dante”, spettacolo già realizzato per gli Istituti Italiani di Cultura di Barcelona, Beograd, Budapest, Madrid.
Versus Dante è dedicato al mistero. Alla partita fra mistero e nulla. Fra divino e selva.
È una discesa in dieci tappe. Tre dal Paradiso. Tre dal Purgatorio. Tre dall’Inferno. Più l’Epilogo.
Dante incontra Beatrice, San Pietro, Casella, Francesca e Capaneo, con Virgilio accanto, fino all’ultimo. Nel suo viaggio in cerca della verità è soprattutto occhi, come Edipo:
fra miraggi, cecità, nitide visioni. E attraversa le tre grandi crisi fra l’umano e il divino presenti nella Commedia”
PROGRAMMA
Venerdì 8 Luglio PPP PRESENTE PASSATO PASOLINI
Sabato 9 Luglio VERSUS DANTE
Giovedì 14 Luglio TERRA PIATTA
Sabato 16 Luglio FEDRA
Domenica 17 Luglio IFIGENIA IN AULIDE
Giovedì 21 Luglio IL CARRO DI DIONISO
Venerdì 22 Luglio PROCESSO A UN CITTADINO
Domenica 24 Luglio Orchestra Sinfonica Santa Croce
Mercoledì 27 Luglio DIDONE
Giovedì 28 Luglio EDIPO A COLONO
Venerdì 29 Luglio ARIANNA NEL LABIRINTO
Domenica 31 Luglio I MENECMI di PLAUTO
Giovedì 4 agosto ACARNESI
Venerdì 5 agosto IL LAGO DEI CIGNI
Con il Patrocinio
MIBACT – Ministero per i Beni, le Attività Culturali e per il Turismo Regione Lazio
In collaborazione Comune di Sutri
Area archeologica di Sutri Via Cassia (Sutri/Viterbo)
Inizio spettacoli: 21 INGRESSO REGOLATO DA NORMATIVA, PREVENZIONE E GESTIONE COVID 19
Ingresso 12 euro
Ridotto 10 euro: convenzionati/associazioni/studenti
Info & Prenotazioni:
teatridipietra@gmail.com / whatsapp 351 907 2781
FB teatridipietra / teatridipietra.blogspot.it/
biglietti online: www.liveticket.it
Sutri Venerdi 1 Luglio: Beethoven Festival Sutri “L’evoluzione del pianismo italiano: da Scarlatti a Busoni” Raffaele D’ANGELO pianoforte
Raffaele D’Angelo sarà il protagonista del secondo recital in programma al Beethoven Festival Sutri 2022 venerdì 1 luglio ore 19 presso la Chiesa di San Francesco a Sutri. La kermesse, organizzata dall’Associazione Amici della Musica di Sutri, con il contributo del Comune e della Fondazione Carivit, giunge quest’anno al prestigioso traguardo di XXI edizione. Raffaele D’Angelo sostituirà il pianista Maurizio Moretta che, a causa di un infortunio, non potrà esibirsi.
Il programma proposto esplorerà “L‘evoluzione del pianismo italiano: da Scarlatti a Busoni”, attraverso quattro grandi compositori come Scarlatti, Galuppi, Liszt e Busoni. Dei primi due verranno eseguite alcune Sonate composte per il fortepiano, antenato del pianoforte, mentre di Busoni e di Liszt il pianista Raffele D’Angelo eseguirà trascrizioni e una parafrasi. Sono quest’ultime le più note operazioni di adattamento musicale che hanno giocato un ruolo molto importante nella vita compositiva di entrambi i compositori. Di Busoni verranno proposte le trascrizioni di alcuni Corali di Johann Sebastian Bach, mentre di Liszt la “Parafrasi da concerto sul tema del Rigoletto di Verdi”. Liszt prende dall’opera una delle pagine chiave, il grande quartetto “Bella figlia dell’amore”, arricchendola con ingegnose e trascendentali risorse della tecnica pianistica.
Raffaele D’Angelo si laurea con lode e menzione presso il Conservatorio di musica “Carlo Gesualdo da Venosa” di Potenza sotto la guida del M° Marco Schiavo. Segue diverse masterclass con maestri di fama internazionale come Bruno Canino, Sara Assabayeva, Sergio Marchegiani, ecc. sia in pianoforte principale che per musica da camera. Tiene recital pianistici, concerti di musica da camera (insieme a Raffaele Bertolini, cl., e Silvano Fusco, vlc., formano il Trio Beethoven) e concerti con orchestre nazionali e internazionali in diverse città come Bari, Napoli, Como, ecc. per importanti e storiche stagioni concertistiche (in particolare con la Kazakh State Orchestra con la quale vanta diverse collaborazioni dal 2019) e in importanti sale e teatri come il Teatro Petruzzelli, la Kazakh Central Concert Hall, ecc. Ha in prgramma diverse tournée in Cina, in Francia, in Spagna e in altri Paesi tra il 2022 e il 2023.
Biglietto unico 12 Euro.
I biglietti si possono acquistare all’ingresso a partire da un’ora prima dell’inizio dei concerti.
Informazioni +39 3533756855 – info@beethovenfestivalsutri.com – www.beethovenfestivalsutri.com
“Tra terra e mare”, al via a Tarquinia il 7 luglio il ciclo di conferenze della STAS dedicate all’archeologia subacquea
Successo per il convegno “Risorse idriche e geopolitica. La guerra dell’acqua”, organizzato dal Rotary Club Viterbo
VITERBO – Successo per il convegno “Risorse idriche e geopolitica. La guerra dell’acqua”, organizzato dal Rotary Club Viterbo e tenuto dallo storico e giornalista Marco Fabio Fabbri.
Un argomento molto attuale, come ha precisato il presidente Bianchini aprendo l’incontro: “Proviamo ad analizzare insieme il problema delle risorse idriche, alla fonte di tanti conflitti nel mondo, sia interni che esterni. Oggi c’è molta attenzione sul tema, perché appena si perde l’abbondanza, dal momento che l’acqua è vita, ci si rende conto che nulla è scontato. La nostra era la città dell’acqua, sia per le terme che per le fontane, che oggi purtroppo le vediamo tristemente chiuse. Passo la parola al nostro relatore, ringraziando lui per quanto ci dirà, soci ed amici presenti e l’ordine dei Cavalieri di Malta, per la concessione della sede e il patrocinio della sezione di Viterbo e Rieti”.
Davanti una platea attenta il prof. Fabbri ha illustrato la sua visione dell’attuale situazione geopolitica, che si riflette sulle materie prime: “La guerra in Ucraina ha ricordato cosa vuol dire riorganizzare il Pianeta. Cento anni fa un Nuovo ordine mondiale era nato dal disfacimento di quattro Imperi: Zarista, Austro-ungarico, Germanico e Ottomano. Da quel momento, ignoranza socio-geografica, molti egoismi, dittature, rivalse, hanno accompagnato l’umanità verso il Secondo conflitto bellico, confermando il quasi totale fallimento del Nuovo ordine mondiale nato dalla fine della Grande Guerra.
Oggi ci troviamo di fronte a un palcoscenico internazionale dove alcuni attori, che poi sono le nazioni, che cento anni fa dovettero adattarsi a nuove dimensioni e nuovi sistemi di Governo, rivendicano e riesumano nostalgiche magnificenze per giustificare la loro ‘missione divina’. Il neo Cesare russo, lo ‘Zar Vladimir Putin I’ – prosegue Fabbri – riesuma la necessità di far rivivere il concetto di Mondo russo, per giustificare il suo riassetto geopolitico.
La ‘guerra del grano’ fa sentire il suo enorme peso sulla bilancia dei negoziati, tutto questo corroborato dalla ‘guerra mediatica’ che coltiva propaganda, depistaggi, menzogne e false speranze di ogni genere e in ogni schieramento. Manca però all’appello una tipologia di guerra, presente, opprimente e globalizzante: quella dell’acqua.
Sappiamo che l’acqua è una questione chiave nei conflitti armati. Ed è una sfida che gli strateghi russi e ucraini, in guerra dal 24 febbraio, stanno affrontando. L’acqua ha spesso rappresentato l’agnello sacrificale per determinare l’esito di una guerra. Infatti, dalla fine del Secondo conflitto mondiale a oggi, l’acqua è stata un’arma di guerra strategica, come accaduto a Sarajevo, causando la paralisi anche degli ospedali, o durante la guerra del Vietnam, in Iraq o nella guerra civile in Yemen, dove dal 2015 sono fuori uso le stazioni di produzione dell’acqua e i siti di trattamento delle acque reflue, una situazione che ha portato, tra il 2017 e il 2018, a una grave epidemia di colera.
Ora, in Ucraina, il Canale Nord, che collega il fiume Dnepr alla Crimea, è parte degli obiettivi strategici dell’offensiva militare russa nella parte meridionale del Paese invaso. Così la diga costruita dagli ucraini nel 2014, durante l’annessione della Crimea alla Russia, è stata distrutta il 24 febbraio da genieri militari russi. Questo permise immediatamente all’acqua di defluire nuovamente nel Canale verso la Crimea. Inoltre, i russi hanno occupato il bacino idrico di Kakhovka situato a monte del Canale Nord, scaricando quantità di acqua tali da allagare la città.
Ricordo anche le tecniche di avvelenamento e di sabotaggio, che sono sempre state armi di guerra in tutti i conflitti – aggiunge -: l’aggressore cerca di inquinare serbatoi o linee di rifornimento idriche per indebolire gli avversari. Nel caso del conflitto ucraino, è certo che la logistica russa abbia in dotazione unità mobili di trattamento per utilizzare le acque superficiali e sotterranee. Ricordo quanto affermò nel 2009 un alto ufficiale statunitense di ritorno dalla guerra in Afghanistan, il quale dichiarò che il peso logistico legato all’acqua in questa missione è stato del 45 per cento: metà impegno bellico”.
Fonte dell’argomento: articolo a firma Marco Fabio Fabbri su www.opinione.it
Viterbo, 30 giugno 2022
Rotary Club Viterbo – Distretto 2080
L’ufficio stampa