I Cavatelli vitorchianesi con il finocchietto selvatico sono un piatto povero delle tradizione culinaria di Vitorchiano a base di spaghettoni morbidi fatti con acqua e farina, sugo al pomodoro, preparato con un soffritto di aglio intero o a pezzetti, olio extravergine di oliva, peperoncino, sale e “mappette” ovvero ciuffi di fiore di finocchietto selvatico essiccati. Il piatto si presenta gustoso, saporito con aroma di finocchietto. La caratteristica di questo primo piatto e il condimento con il finocchietto selvatico del quale si recupera il fiore che, nel mesi estivi, si mette ad essiccare in penombra dentro i cesti di vimini. Per la preparazione del Cavatello vitorchianese si inizia con la pasta fresca a base due semplici ingredienti: acqua e farina tipo 00. Alla farina posta sulla spianatora di legno viene aggiunta, in modo graduale, l’acqua. I due ingredienti vengono amalgamati insieme fino ad ottenere un impasto compatto, omogeneo, elastico e liscio. La massa viene poi coperta con una panno e lasciato riposare per circa 30 minuti affinché la massa diventi morbida. Passati i 30 minuti si inizia a lavorare l’impasto da un’estremità ricavando e allungando con il palmo delle mani delle strisce di pasta, tipo spaghetti, grandi e morbidi.
all’Anfiteatro Cordeschi di Acquapendente prosegue la la rassegna estiva “A cielo aperto“organizzata dal Teatro Boni
Dopo i successi dei precedenti spettacoli di teatro e musica, la rassegna estiva “A cielo aperto“, organizzata dal Teatro Boni con direzione artistica di Sandro Nardi e il sostegno di Comune di Acquapendente e Regione Lazio, entra nel weekend conclusivo, preludio al gran finale con il concerto di Omar Pedrini in programma il 12 agosto.
Intanto c’è all’orizzonte un intenso fine settimana all’Anfiteatro Cordeschi di Acquapendente, suggestiva struttura di teatro elisabettiano nella cittadina dell’Alta Tuscia. Venerdì 5 agosto protagonista la danza con il Balletto Città di Rovigo in “Ballades“, ispirato al film “Ballando ballando” di Ettore Scola, con coreografie di Claudio Ronda Danza. Un sabato sera in una balera con i clienti di sempre, tipi umani ben noti: coppie in crisi, cuori infranti, amori che nascono e che non sanno stare al mondo. Un’allegra malinconia ne tesse le relazioni, in un intrigante gioco di coppie e di passioni. Sul palcoscenico i danzatori della Compagnia Fabula Saltica: Lara Ballarin, Melania Chionna, Laura De Nicolao, Federica Iacuzzi, Antonio Taurino, Manolo Perazzi, Claudio Pisa, Chiara Tosti.
Sabato 6 agosto torna il teatro con “Tacchi misti” di Gloria Calderòn Kellett, con Carla Ferraro, Valentina Martino Ghiglia, Carlotta Proietti, Silvia Siravo, per la regia di Ferdinando Ceriani. Sedici paia di scarpe, quattro attrici, sedici personaggi femminili che appaiono e scompaiono sul palco a ritmo di applause e risate. Un irriverente galleria di donne, ognuna con la propria storia, dipinte dipingendo una spassosa sequenza esplosiva. Un vortice di battute ironiche, coreografie divertenti, costumi mordaci e interpreti incisive.
Infine, domenica 7 agosto ecco la grande Lella Costa in “Stanca di guerra“, scritto da Lella Costa, Alessandro Baricco, Sergio Ferrentino, Massimo Cirri, Piergiorgio Paterlini e Bruno Agostani, per la regia di Gabriele Vacis. Uno spettacolo che prova a rispondere a una precisa domanda: che faccia si deve fare quando si prova ad affrontare un argomento così grande e terribile come la guerra? Che poi non si sa neanche bene dove, come, quando, perché sia cominciata e come sia diventata così terribile, invincibile e insieme imprescindibile. Tuttavia sembra sempre che ci sia qualcosa per cui è indispensabile farla, la guerra, che sia la libertà, la giustizia, l’onore, le proprie idee. Qua e là nel mondo qualcuno ha cominciato a rendersi conto che non si poteva andare avanti così. Allora, visti gli orrori, è cominciata la denuncia contro la guerra, fatta più che altro di dati, di cifre, di elenchi (vittime, feriti, deportati, internati, torturati…) e di testimonianze dirette dai fronti bellici. Però niente di tutto questo è servito a farla finire.
L’Anfiteatro Cordeschi si trova ad Acquapendente (VT) in Via Onanese 3. Inizio spettacoli ore 21.00. I biglietti si possono prenotare online sulla piattaforma Vivaticket. Per informazioni: 334.1615504 – www.teatroboni.it.
Sutri, Palazzo Doebbing, calici di stelle e visita notturna al Museo
San Martino al Cimino. Sabato 6 Agosoto: Tuscia Film Fest2022 omaggio a Paolo Villaggio
Sabato 6 agosto . Ore 21.15 . Ingresso libero fino ad esaurimento posti
Cortile di Palazzo Doria Pamphilj . San Martino al Cimino (Viterbo)
ELISABETTA VILLAGGIO
presenta
FANTOZZI DIETRO LE QUINTE
OLTRE LA MASCHERA. LA VITA (VERA) DI PAOLO VILLAGGIO
«Per tutti era il personaggio famoso, l’attore, il comico, lo scrittore, ma soprattutto Fantozzi che anche i bambini sanno chi è. Per me è sempre stato e rimane mio padre».
Paolo Villaggio raccontato dalla figlia Elisabetta, autrice, regista e sceneggiatrice. Un’incursione autentica nella vita dell’attore e del suo personaggio più memorabile: Ugo Fantozzi.
Dall’infanzia a Genova alle sere d’estate a Boccadasse, dall’amore vero incontrato a vent’anni al suo debole per Buñuel, ma anche la gavetta romana, l’incontro con Federico Fellini e l’amicizia con Fabrizio De André. Poi l’ansia congenita, il cibo come atto di sfogo, il ritiro, la malattia. La storia di «uno che la felicità l’ha quasi perseguitata» e che, quando se n’è andato, l’ha fatto tra novantadue minuti di applausi.
Presentazione e degustazione di una selezione di vini della cantina
TERRE D’ACQUESIA
Proceno, Sabato 6 agosto : “La notte delle stelle”
A Proceno per vivere la notte delle stelle
Organizzata dal Consorzio Turistico Lago di Bolsena La notte delle stelle, sabato 7 agosto alla scoperta delle costellazioni . Il programma prevedere l’incontro alle ore 21.00 con Alessandro Marchini, direttore dell’Osservatorio Astronomico dell’Università di Siena che guiderà il viaggio nell’esplorazione del cielo alla scoperta delle costellazioni, in collaborazione con il Gruppo Astrofili Galileo Galilei (locandina)
L’appuntamento è in via Belvedere a Proceno Porta del Lazio
Gallese – Dal 7 al 10 agosto al via la festa patronale di San Famiano
La festa di San Famiano è la celebrazione in onore del patrono dell’antica città di Gallese ed è uno degli eventi più suggestivi della Tuscia. La ricorrenza si terrà dal 7 al 10 agosto ed è stata riconosciuta come manifestazione tradizionale di interesse regionale in quanto rievoca storia e usanze molto antiche.
Il momento centrale dei festeggiamenti si avvia il 7 agosto, giornata scandita dal suono delle campane e dalle ormai tradizionali “bombe scure” (le nuvolette) che, alle 12, risuonano per tutto il paese. A seguire inizierà la consueta processione che parte alle 20,30 dalla cattedrale di Santa Maria Assunta al santuario di San Famiano dove poi, viene celebrata la messa solenne sulla tomba del Santo Patrono.
Alla processione prendono parte le Zitelle, ragazze nubili, nate o residenti a Gallese, che storicamente vengono sorteggiate e che rievocano un’antica tradizione risalente ai primi del Cinquecento: la comunità di Gallese stabilì infatti di concedere una “dote” ad alcune giovani povere che altrimenti, visti gli usi del tempo, non avrebbero potuto sposarsi. Successivamente, nel 1614, Curzio Vanni, possidente gallesino, lasciò molti beni per implementare tale dote e stabilì che le Zitelle estratte sfilassero in processione per la festa di San Famiano e pregassero per la comunità di Gallese. Il vestito delle Zitelle, secondo un’antica tradizione, non è cucito ma tenuto insieme da spilli perché poteva essere usato come parte del corredo di nozze: dalla fine del XIX secolo, le Zitelle, sono accompagnate dalle Madrine che, al 1989, indossano un vestito di foggia rinascimentale, cucito da sarte locali. L’abito viene indossato durante la processione dell’8 agosto mentre la sera precedente, le ragazze indossano una gonna nera e camicia bianca con la fascia riportante le iniziali della famiglia benefattrice.
Un’altra istituzione immancabile della festa è la venerabile confraternita di San Famiano che da secoli si occupa del culto del Santo. La stessa confraternita esprime i portatori che hanno l’importante compito di trasportare la statua del santo. Indossano una tipica divisa costituita da una camicia bianca, pantaloni neri, basco e fascia rossi.
La via che conduce al santuario è solitamente illuminata dalle tradizionali fiaccole romane che danno al paese un aspetto fiabesco.
Nella prima giornata di festeggiamenti, il 7 agosto, Gallese viene accesa da un evento unico nel suo genere, la Bengalata, una pioggia di fuoco che scende dalle Mura merlate. Questa tradizione è molto partecipata dai cittadini al punto che, molto spesso sono le famiglie stesse a donare i fuochi di artificio.
Nel pomeriggio dell’8 agosto, ricorrenza della morte del santo e giornata più importante dell’evento, presso lo stadio comunale, si svolge la corsa alla stella, una tradizionale gara di abilità tra cavalieri le cui origini risalgono al XVI secolo. Sei cavalieri, ciascuno in rappresentanza delle antiche contrade di Gallese e ad esse abbinate per sorteggio, si sfidano nell’infilzare, in corsa e con una lancia, delle stelle poste lungo l’anello dello stadio. La contrada vincitrice si aggiudica il palio di San Famiano, realizzato dalla venerabile confraternita di San Famiano.
All’esibizione partecipa il corteo storico preceduto dal suono delle chiarine e dei tamburi del gruppo musici città di Gallese. Il Corteo è composto da circa 40 figuranti che impersonano i magistrati e le figure di rilievo della città di Gallese, così come ce li descrivono gli antichi statuti del 1576, in rappresentanza delle contrade della città: Santa Maria, San Lorenzo, Sant’Angelo, Sant’Antonio, San Giacomo e San Sebastiano, sfila per le vie del centro storico fino allo stadio comunale. La giornata si conclude con lo spettacolo pirotecnico.
Il 9 agosto, invece, si tiene la fiera di merci e di bestiame, usanza che si rinnova fin dall’antichità ed il tradizionale concerto della banda musicale “Città di Gallese”, mentre il 10 agosto vengono allestiti giochi per i bambini e la gara podistica.
La manifestazione è organizzata dal comitato festeggiamenti San Famiano classi 1971/1996 e dalla Comunità parrocchiale di Gallese in collaborazione con la Pro Loco, la Confraternita di San Famiano e con il patrocinio del Comune. Famiano era un monaco di origine tedesca che, dopo una vita da Pellegrino e da Eremita, di ritorno da un pellegrinaggio in Terra Santa, lungo la via Amerina, arrivò a Gallese il 17 luglio del 1150 e morì pochi giorni dopo, l’8 agosto.
Durante il suo periodo di permanenza nel paese e subito dopo la sua morte, San Famiano, compì molti miracoli e la sua notorietà si diffuse presto, attirando molti pellegrini e l’attenzione di papa Adriano IV che, pochi anni dopo, nel 1554, transitando per Civita Castellana, ebbe notizia di questi eventi e lo proclamò santo mutando il suo nome da Quarduus in Famianus, per la fama dei suoi miracoli.
Ogni data intorno al quale si organizzano i vari eventi di Gallese ha un significato ben preciso, tutto è legato alla sua lunga storia ricca di tradizioni. Proprio per questo, anche se i festeggiamenti di San Famiano iniziano ufficialmente il 7 agosto, il comitato ha arricchito il suo programma con tante attività per grandi e piccini a partire dal 29 luglio. Dal 29 al 6 si inizierà con la preparazione alla festa del Santo mentre dal 4 al 10 agosto sarà aperta la taverna del comitato. Il 4 agosto si terrà la Serata Danzante mentre il 5 il Concerto “Serenate al chiaro di luna”, con la partecipazione della corale polifonica “Teofilo Gargari” di Gallese. Il 6 agosto sarà dedicato ai bambini con un pomeriggio di intrattenimento in piazza.
Comune di Gallese
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Viterbo, Visite guidate al Palazzo dei Papi e al Palazzo dei Priori
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XIX FESTA DEL VOLONTARIATO SAGRA DELL’ANTICA CUCINA BLERANA
La Festa del volontariato giunta ormai alla sua diciannovesima edizione, si svolgerà nei giorni 5 / 6 e 7 agosto 2022.
La festa vedrà tre giorni di eventi musicali, culturali, sociali oltre allo ormai famoso stand gastronomico.
Lo stand gastronomico, situato nell’intera Piazza Papa Giovanni XXIII, in pieno centro storico di Blera, proporrà la “SAGRA DELL’ANTICA CUCINA BLERANA” insieme agli eccellenti primi piatti, con sughi tradizionali, verranno proposte tutta una serie di prelibatezze culinarie, tra cui la carne locale, arricchita dall’ottimo olio della Cooperativa Colli Etruschi di Blera e dai dolci secchi fatti in casa, che sicuramente soddisferanno anche i palati più prelibati; il tutto ovviamente accompagnato da un ottimo e fresco bicchiere di vino locale.
Tutto verrà proposto per cercare di offrire tre serate di qualità, in allegria e completo relax, in un ambiente dove trova un perfetto connubio la storia, la tradizione e la sana vita di paese e che sicuramente permetteranno di incrementare il guadagno complessivo della Festa.
IL RICAVATO DELLA FESTA SARA’ INTERAMENTE DEVOLUTO IN INIZIATIVE DI BENEFICIENZA.
Per info festa: Piccini 393 9416143
IL PROGRAMMA COMPLETO DELLA FESTA
A Bolsena il rione San Giovanni in festa
Dal 5 al 7 agosto, dalle 19, tre serate all’insegna del buon cibo, della musica e del divertimento. La manifestazione è patrocinata dal Comune di Bolsena
Bolsena, 3 agosto 2022 – Rione San Giovanni in festa. A Bolsena sarà un fine settimana all’insegna del buon cibo, della musica e del divertimento, per le tradizionali celebrazioni del quartiere che ritornano a distanza di tre anni ad animare le sere estive. Dal 5 al 7 agosto, dalle 19, il rione San Giovanni si riscopre e si stringe attorno alla propria piazza per festeggiare e valorizzare il quartiere. Stand gastronomici proporranno i piatti della tradizione mentre ad animare le serate tanta musica dal vivo e balli di gruppo: il 5 agosto con il duo “Susy & Luca”, il 6 agosto con il duo “Emilio & Elena”, il 7 agosto con “Gatto matto band”. “Questa iniziativa, patrocinata dal Comune di Bolsena, permetterà ai residenti e ai turisti che affollano in queste settimane il nostro territorio di vivere il rione – affermano gli organizzatori –. Un’occasione per far festa ed essere anche visitatori della cittadina, andando alla scoperta delle sue bellezze: dal centro storico al suo lungolago”. “L’organizzazione delle feste rionali rappresenta la voglia dei residenti di mantenere vivo l’attaccamento alle tradizioni e di valorizzare quanto di bello offre la nostra cittadina – sottolineano dal Comune di Bolsena -. Ed è importante vedere i cittadini collaborare con le istituzioni, perché dimostra la grande vitalità della comunità bolsenese”.
Falchi, vulcano e faggeta dei Monti Cimini patrimonio Unesco
Questa breve escursione adatta a tutti sarà ricca di emozioni: gli imponenti faggi dei Monti Cimini Patrimonio dell’Unesco, enormi blocchi di lava fuoriusciti dal vulcano e il volo dei falchi, i re dei nostri cieli. Una irreale atmosfera avvolge gli alberi centenari del bosco e gli enormi massi coperti di muschio, conferendo ai sentieri un fascino che rievoca i racconti di fate e gnomi delle favole dei bambini. A fare da padroni in un’area di circa 50 ettari sono i faggi secolari, i più alti d’Europa. Siamo nelle vicinanze del lago di Vico, in un territorio dove si fondono antiche testimonianze etrusche e percorsi della via Francigena. L’ecosistema naturale della Faggeta è il regno di varie specie animali tra cui i rapaci.
Si, saranno proprio loro che ci emozioneranno! Sapientemente guidati da Monica Galli si libreranno in volo e noi li guarderemo con lo sguardo e il cuore incollati tra il guanto da falconiere e l’immensità del cielo, rapendoci con il loro elegante e silenzioso volo. Assisteremo ad un vero e proprio esercizio di falconeria, inteso come intimo rapporto tra l’uomo e l’animale e ne carpiremo i più intimi segreti. Poi ci incammineremo nel fitto della faggeta fino ad arrivare sulla sommità dei Monti Cimini dove pranzeremo al fresco per festeggiare l’arrivo dell’estate.
Un tempo l’uomo si avvaleva dei falchi per cacciare, ora invece si appoggia a loro quale efficace rimedio non cruento e totalmente biologico per combattere il fastidioso problema dell’allontanamento dei volatili soprattutto negli aeroporti: un aereo potrebbe risucchiare nelle turbine i piccioni causando seri problemi all’aeromobile e mettendo a rischio la vita dei passeggeri. Il principio su cui si fonda il controllo dei volatili infestanti tramite falchi e poiane addestrate, è la paura istintiva, immediata e genetica che la totalità delle specie di uccelli infestanti hanno quando vedono distanza, la sagoma di un rapace. Ed ancora una volta la natura aiuta l’uomo nel ripristinare l’equilibrio anche negli ambienti fortemente antropizzati. Gli uccelli addestrati continuano a volare e si arricchiscono ogni giorno del rapporto che costruiscono con l’uomo (che in questo caso è una donna).
Ma i Monti Cimini sono anche un vulcano che vanta due record: è il vulcano più antico del Lazio continentale (battuto soltanto dall’isola di Ponza) ed è anche il più alto, superando i 1000 m di quota. Il vulcano Cimino conclude la sua attività circa 90.000 anni fa, con una fase che ha determinato la fuoriuscita di colate successive di lava. Passeggiando nella faggeta, le rocce che incontreremo sono costituite proprio da blocchi di questa antica lava.
Lo storico romano Livio descrisse la Selva Cimina come “più impenetrabile e più spaventosa ….e fino a quel tempo nemmeno l’amor del guadagno aveva potuto determinare nessun mercante a penetrarvi”. Pellegrini e commercianti ne evitavano la coltre compatta che incuteva timore, e anche le legioni di Roma esitavano a penetrarvi per rincorrere il nemico durante le guerre etrusche. Oggi offre una rete di sentieri con un aspetto quasi incantato, tra gli imponenti alberi e i raggi di luce che penetrano la folta chioma degli altissimi faggi.
E’ soprattutto il faggio a mostrare qui individui di dimensioni maestose, creando la cosiddetta “fustaia a cattedrale”, tipica di popolamenti lasciati evolvere per decenni in assenza di disturbi antropici. Alcuni esemplari di faggio raggiungono e superano i quaranta metri di altezza, creando quell’atmosfera solenne che tanto timore incuteva nei viaggiatori (ma anche negli eserciti) del passato. I grandi alberi, spesso dotati di cavità, costituiscono un habitat fondamentale per il rifugio, la riproduzione e la nutrizione di un gran numero di animali selvatici.
Al limitare del bosco di faggi si trova la rupe tremante o sasso menicante, meglio conosciuto agli abitanti del posto come sasso naticarello. Celebrato già da Plinio il Vecchio come “miracolo della natura”, è un grosso masso di trachite forma ovoidale di circa 8 metri di lunghezza e del peso di circa 250 tonnellate, sospeso in equilibrio su una sporgenza rocciosa del suolo, caratteristica che fa sì che possa essere fatto oscillare sensibilmente e in modo abbastanza agevole utilizzando un grosso bastone come leva
Guide
Sabrina Moscatelli, Guida Turistica Abilitata e Guida Ambientale Escursionistica A.I.G.A.E e Giuseppe Di Filippo Guida Ambientale Escursionistica A.I.G.A.E
Dati tecnici
Il percorso, facile, è lungo 4 km con un dislivello di 150 mt. Durata 4 ore compresa la pausa pranzo.
Appuntamento
Sabato 6 agosto 2022 alle ore 10.00. Il luogo dell’incontro verrà fornito ai prenotati.
Equipaggiamento
Abbigliamento sportivo con pantaloni lunghi, giacca a vento, cappello, scarponcini da trekking, repellente per insetti, acqua e pranzo al sacco. Utili i bastoncini.
Condizioni
Prenotazione obbligatoria alla quale si riceverà conferma sulla disponibilità.
La guida si riserva il diritto di annullare o modificare l’itinerario proposto a sua discrezione, per garantire la sicurezza in base alle condizioni del meteo, del sentiero e dei partecipanti.
Con la prenotazione i partecipanti dichiarano di avere la giusta preparazione per l’escursione.
Quota individuale
€ 15,00 comprensiva di polizza professionale RC. I ragazzi fino a 12 anni non pagano la quota di partecipazione.
Informazioni e prenotazione
Sabrina 339 5718135, info@anticopresente.it, www.anticopresente.it
Visite guidata a cura di Antico Presente
Visita la Tuscia, la provincia di Viterbo e il Lazio con guida. Scopri cosa vedere e le cose da non perdere in questo territorio.
Visite guidate, escursioni e tour personalizzati con guida turistica e guida ambientale escursionistica abilitata per singoli o gruppi da uno a più giorni.
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