Secondo la tradizione Vetralla fu fondata dai Galli della Scizia che in origine l’avrebbero chiamata Veter Galla ovvero “Vecchia Gallia”.
Situata nel cuore del territorio degli Etruschi, è stata occupata con continuità a partire dall’ Alto Medioevo. Le Mura e parte della pavimentazione rinvenuti nei pressi di S. Maria di Forcassi costituiscono una delle maggiori testimonianze del ben noto Forum Cassii Romano, tombe a fossa rinvenute a Cerracchio e Poggio Montano testimoniano che Vetralla fu in origine un pagus villanoviano da collocarsi a ridosso del risalenti all’VIII e VI secolo a.C. La nascita del nucleo originario dell’attuale cittadina risale al tardo impero quando per ragioni difensive fu realizzato un piccolo castrum sullo sperone roccioso che si affaccia sulla valle di S. Antonio. La sua posizione geografica, situata lungo la via Francigena a pochi chilometri da altre due arterie viarie Romane importantissime, la clodia e l’aurelia, fu da sempre considerata un valore aggiunto per il florente sviluppo che Vetralla conobbe nel corso degli anni. Fù incorporata a partire dal 728, anno in cui il Re Liutprando donò l’a Città di Sutri a Papa Grgorio II, nei possedimenti dello stato pontificio. Tra il 1110 e 1134 passò sotto il dominio dei signori di Viterbo. Successivamente il territorio fù a lungo conteso dalle più note e potenti famiglie nobiliari legate al papato, dagli Orsini ai De Vico che mantennero il controllo fino al 1435 finchè l’ultimo signore fu rimosso dal cardinale Giovanni Vitelleschi, imprigionato nella fortezza di Soriano e decapitato. Subentrarono i Borgia nel 1474 a cui seguirono in ordine di tempo Lorenzo Cybo e Alessandro Farnese nel 1534.
Etimologia
deriva dal latino veteranula (da veterana) che ha un significato riferito al terreno e potrebbe legarsi anche al latino vetus, -eris (vecchio) che potrebbe indicare “terra vecchia” nel senso di incolta