Nelle scorse settimane l’allarme Covid-19 non ha risparmiato il carcere ‘Mammagialla’ di Viterbo.
Come in altri Istituti Penitenziari italiani, anche in quello viterbese è scoppiata una dura protesta da parte delle persone recluse sia per il rischio che sentono di correre ogni giorno a causa del Coronavirus, sia per la mancanza di relazioni: dall’inizio dell’epidemia, infatti, i detenuti non possono più ricevere visite dall’esterno.
Il gesto simbolico scelto è quello del rifiuto del loro vitto e la riduzione della spesa per il proprio sostentamento, solo ad acqua, caffè, zucchero e tabacchi.
I detenuti di ‘Mammagialla’ hanno però deciso di donare gli alimenti, loro destinati, alla Caritas Diocesana di Viterbo per distribuirlo a chi ne avesse bisogno.
Nel corso di questa pandemia la Caritas ha continuato nel proprio impegno attraverso opere e servizio di ascolto, distribuzioni di alimenti, progettualità a favore delle persone e delle piccole e medie imprese locali.
Per questo motivo si ringraziano le persone detenute per il loro benevolo gesto di generosità, il direttore dell’istituto penitenziario, Anna Maria Dello Preite, ed il personale di polizia per la propria disponibilità.
Il ringraziamento non è solo della Caritas Diocesana di Viterbo ma di tutto il territorio e delle persone che hanno potuto godere per il generoso contributo.