Definito dal National Geographic “Il bosco di Biancaneve” e già scenografia del regista Matteo Garrone in “Il racconto dei racconti”, il suggestivo Bosco del Sasseto di Torre Alfina (Acquapendente), con i suoi imponenti tronchi secolari, torna protagonista di una nuova incursione artistica e teatrale che dal 17 novembre 2019 lo fa animare di elfi, fate, re e streghe.
A partire dalla storia, vera, del Marchese Cahen che volle mantenere l’animo di quest’area verde, unica nel suo genere, non addomesticandola in parco ma mantenendola bosco a tutti gli effetti, il Comune propone “Il Bosco Incantato”: rappresentazione itinerante, divertente e al tempo stesso visionaria, destinata a coinvolgere le famiglie in un gioco artistico sulle orme del’elfo Alfin.
Uno spettacolo che si fa esperienza sensoriale attraverso una storia dai risvolti etici e naturalistici, una storia “green” nata per far conoscere ai bambini il patrimonio storico e ambientale della Tuscia e il Bosco del Sasseto, luogo dal fascino unico e antico, una foresta vetusta a pochi chilometri da Roma.
Con il suo flauto, l’elfo Alfin – tra sentieri dove convivono il faggio, l’olmo, il leccio e l’albero della manna, insieme ad altre 30 specie di alberi incastonati fra i massi monolitici ricoperti di muschio – guida i piccoli spettatori alla scoperta delle bellezze del bosco e della storia di un misterioso re, innamorato di una fata e vittima dei malefici di una strega.
Il racconto prende le mosse dalla storia del Marchese Edoardo Cahen, che acquisì la proprietà di Torre Alfina alla fine dell’800.
Scrigno di biodiversità di flora e fauna, il Bosco del Sasseto è un gioiello da preservare e tramandare, posto nel territorio di Acquapendente, nell’Alta Tuscia viterbese, attiguo al borgo di Torre Alfina, la cui storia è un tutt’uno con quella del castello medioevale che domina l’intera vallata. Lo stesso castello, così come il suggestivo Museo del Fiore, sono visitabili tutti i fine settimana (info sul portale https://www.acquapendente.online/)