Matteo Fiocchetti: “Ecco come nasce la Fenice Bianca ”
La pasta all’uovo, un tempo era la famiglia riunita tutta insieme intorno ad un tavolo la domenica a pranzo. Riscoperta di valori e gusti semplici da tirare fuori dai ricordi. Tua nonna con il grembiule ben saldo sui fianchi, la farina sul tavolo e le mani bianche e oneste. Il pasto era momento di condivisione. A televisori spenti. Il mondo che contava davvero era tutto intorno a quello stesso tavolo, poco prima ingombro di farina, trasformata in pasta fatta a mano. Oggi le cose sono un po’ diverse. È tutto troppo veloce forse, ma la vita sorprende. E magari c’è ancora qualcuno che riporta in auge un mestiere tanto antico e dignitoso, quanto tutte le storie che racchiude in sé. Matteo Fiocchetti, titolare della pasta all’uovo La Fenice Bianca, che si trova a Viterbo, in Viale Bruno Buozzi, 4, mi ha spiegato cosa significhi tutto questo.
“Mio padre ha una pizzeria da quarant’anni e ricordo che quando ero piccolo passavo molto tempo con lui, ma era dura per me comprendere cosa significasse gestire un’attività del genere. Lo vedevo parlare con le persone, capire i loro gusti, coglierne le loro sfumature. Io volevo uscire e giocare. Ad oggi, con gli occhi di un uomo adulto, ti dico che sono grato a lui per tutti i suoi insegnamenti. Ho deciso di aprire La Fenice Bianca perché ho sentito il bisogno di avere una mia strada da percorrere. Non mi vedevo in pizzeria, ma a creare e giocare con la pasta all’uovo, sì. E posso dire che con molto impegno, ci sono riuscito e ci sto riuscendo ogni giorno. Ho studiato per questo, studio ancora e apprendo continuamente. Mi sono scelto questa attività perché nel viterbese il mercato della pasta fatta a mano non è saturo. Ho iniziato le mie ricerche con grande accuratezza. Tutto parte dalle materie prime che seleziono con criterio millimetrico, sono infatti a chilometro zero, perché quello che intendo offrire ai miei clienti è una pasta all’uovo di qualità, gusto. Sapori. E buona salute. Sarebbe bello per tutta la comunità se ci fosse la riscoperta delle cose genuine.
Ci sto provando e la risposta dei clienti che tornano è esaustiva. Tra le proposte di pasta all’uovo ci sono gli gnocchi, che sono fatti totalmente a mano, senza macchinari, amo farli in questa maniera, i ravioli ricotta e spinaci, i tortellini di carne che sono esaltati nel gusto quando sono in brodo, le fettuccine, i cannelloni, i lombrichi. La proposta è ampia. Amo il mio lavoro e sono grato di aver compreso a trentun anni cosa intendo fare nella vita. È un mestiere impegnativo di profondo valore, un ricordo di una generazione ormai sbiadita nel tempo. Il talento è qualcosa di innato, che rende unica la persona che si è, senza sentire la fatica che esso implica. È quel ritornare in famiglia ogni volta, con storie nuove da raccontare e mani bianche pronte ad impastare.”
La Fenice Bianca – Viterbo